NEW YORK – Il nascente stato Islamico (ISIS) nel pomeriggio ha diffuso l’ennesimo quanto macabro video dell’uccisione di uno degli ostaggi, il video questa volta non riprende una decapitazione ma per quanto possa esservi un metro di paragone già di per se macabro l’ostaggio viene bruciato vivo.Si tratta del pilota giordano Muath al-Kaseasbeh: bruciato vivo in una gabbia, poi ricoperto di macerie,a quanto pare il pilota sarebbe stato ucciso il 3 di gennaio,ecco spiegato i motivi del mancato scambio prigionieri che ha visto la morte anche dei due giornalisti Giapponesi,in realtà L’isis non aveva nulla da offrire. Appresa la notizia, Re Abdallah di Giordania ha deciso di interrompere la sua visita negli Stati Uniti e di rientrare d’urgenza ad Amman. Per il presidente americano Barack Obama, il video dell’uccisione del pilota giordano, la cui autenticità non è ancora stata dimostrata, è un’indicazione della “brutalita” dell’Isis e rafforza la “nostra determinazione” a sconfiggere l’Isis.
Muath al-Kaseasbeh venne catturatola vigilia del trascorso Natale il 24 dicembre, l’Is in un video messaggio affermava di averlo ucciso i primi di gennaio,successivamente la settimana scorsa aveva chiesto la liberazione della kamikaze mancata Sajida al-Rishawi in cambio della sua vita e quella dell’ostaggio Giapponese. Amman si era detta pronta allo scambio, ma voleva la prova che Kasasbeah fosse vivo. Fallita la trattativa, lo Stato Islamico aveva preannunciato l’esecuzione del pilota: “Se ne andrà con il sole”. Ora Arabic Sky News, citando fonti del governo giordano, fa sapere che Sajida al-Rishawi e altri cinque terroristi in carcere in Giordania saranno giustiziati entro qualche ora.
Nella prima parte del filmato, che dura oltre 25 minuti e di qualità cinematografica, i terroristi mostrano il pilota che parla mentre in sottofondo passano immagini delle operazioni militari condotte dall’esercito giordano contro le milizie islamiche. Muath al-Kaseasbeh racconta la missione del 24 dicembre, giorno in cui il pilota venne catturato dai miliziani. L’uomo descrive i suoi obiettivo nel raid aereo, i velivoli utilizzati e le nazioni che avevano preso parte alla missione: Emirati Arabi, Marocco e Arabia Saudita. La qualità del video e del montaggio sembrano frutto di manodopera estremamente professionale,se non fosse vero sarebbe da paragonare ad intermezzi cinematografici.Un modo raccontano alcuni servizi segreti per dare un ulteriore segnale di violenza e sottolineare le loro crudeltà.
Quando il pilota termina racconto, il filmato mostra immagini riprese dagli aerei da guerra e scene di feriti su letti di ospedali e corpi carbonizzati dai bombardamenti. Successivamente il narratore inizia a parlare del pilota e della sua imminente esecuzione. Muath al-Kaseasbeh è in piedi in una gabbia d’acciao molto piccola. Ad appiccare il fuoco con una torcia ad una striscia di benzina che poi si propaga alla gabbia ed investe il pilota è uno dei comandanti di una regione dello Stato islamico colpita dai bombardamenti, afferma una voce fuori campo,una vendetta eseguita in prima persona. L’uomo, come altri miliziani armati che gli sono accanto, indossa una mimetica marroncino e ha il viso coperto. Non è quindi vestito di nero, come il boia che ha decapitato gli ostaggi americani, britannici e il giornalista giapponese Kenji Goto. Il prigioniero, invece, indossa l’ormai famosa tuta arancione dei detenuti di Guantanamo ,questa volta è imbevuta di benzina. Nelle immagini precedenti, il pilota giordano viene fatto vedere mentre cammina apparentemente tra le macerie di una località colpita dai bombardamenti della Coalizione a guida americana.
“Come volete che venga ucciso il pilota?”, era stato il macabro sondaggio lanciato a dicembre dallo Stato Islamico. Quindicimila le risposte arrivate in sole ventiquattro ore. Isis aveva risposto così alla campagna umanitaria, #BringHimHome lanciata dalla coalizione dei paesi arabi. Al termine del filmato, i terroristi mostrano una lista dettagliatissima con oltre 50 nomi di piloti giordani che, secondo i jihadisti, partecipano ai raid della Coalizione internazionale anti-Isis, ci sono le loro generalità, i gradi militari e delle località da cui vengono.Su di essi lo stato islamico ha posto delle taglie.
Il Governo Giordano si vendica della morte del Pilota Giustiziando Sajida al-Rishawi
E’ stata giustiziata alle prime luci dell’alba, nella capitale, Sajida al-Rishawi, la terrorista condannata per gli attentati del 2005 nella capitale giordana. Lo ha detto un portavoce del governo, che aveva tentato di trattare il suo rilascio in cambio della liberazione del pilota ucciso ieri dall’Isis. Giustiziato anche un altro prigioniero, Ziad al-Karbouli.
Mohammed al-Momani portavoce del governo giordano ha confermato che i due prigionieri giustiziati sono Sajida al-Rishawi e Ziad al-Karbouly. La donna, condannata a morte per il suo ruolo negli attentati del 2005 ad Amman in cui morirono 70 persone, era stata oggetto di una trattativa tra il governo giordano e i miliziani dello Stato Islamico, volta alla liberazione del pilota Muath al-Kaseasbeh. I negoziati si erano poi interrotti, in mancanza di prove che il pilota fosse ancora vivo. Ieri, la diffusione del drammatico video della sua uccisione, avvenuta il 3 gennaio scorso. Al-Karbouly,pianificatore degli attacchi terroristici in Giordania era nel braccio della morte dal 2008. La barbara uccisione del pilota ha suscitato sdegno in Giordania e la condanna da parte della comunità internazionale, le Nazioni Unite e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. r.r