10 consigli per salvare i denti dalla parodontite, il decalogo dei dentisti

Igiene dentale? Due minuti di spazzolamento non sono più sufficienti, bisogna lavarli per almeno 4 minuti, Promossi spazzolini elettrici, da preferire a quelli manuali e al filo interdentale, più efficaci nel rimuovere la placca. Promossi anche i collutori ma solo se consigliati dal proprio dentista. Prevenzione e diagnosi precoce consentirebbero di risparmiare ogni anno quasi un miliardo di euro. Sono più di 3 milioni gli italiani che soffrono di parodontite in forma grave e che spendono in totale oltre 1 miliardo di euro l’anno per risanare i problemi legati ai denti.

La spesa maggiore soprattutto per rimpiazzare i denti persi. Costi che potrebbe essere eliminati affidandosi a diagnosi precoci, trattamenti efficaci e soprattutto una corretta cura della propria bocca.

Purtroppo in Italia siamo un po carenti per quanto concerne la conoscenza, infatti solo un italiano su 3 ha una adeguata consapevolezza della parodontite e dei metodi per prevenirla: il 40% degli abitanti della Penisola crede erroneamente che sia una malattia non curabile, mentre oltre la metà è convinta che sia sufficiente lavarsi i denti dopo i pasti per non correre rischi. Infine, solo uno su 3 si sottopone a visite di controllo periodiche in cui venga eseguito il test di screening per la parodontite, oltre che le classiche sedute di igiene professionale.

La perdita dei denti che affligge gran parte di questi malati comporta un peggioramento dell’alimentazione e quindi dello stato nutrizionale, per questo le più importanti società scientifiche mondiali hanno redatto un documento di consenso che verrà applicato in ogni parte del globo, utile per affrontare al meglio una patologia che si associa ad un aumento del rischio di contrarre malattie sistemiche come quelle cardiovascolari, il diabete, l’ictus, le infezioni respiratorie: il passaggio dei batteri responsabili dell’infiammazione nella circolazione sembra infatti connesso all’inizio e alla progressione di numerose malattie.

“La parodontite è un’infiammazione profonda delle gengive provocata dai batteri presenti nella placca dentale non adeguatamente rimossa con una corretta igiene orale – spiega Maurizio Tonetti, presidente SidP – Purtroppo la maggioranza si allarma solo quando sente i denti muoversi e spostarsi, così la conseguenza, se la malattia non viene trattata adeguatamente e in tempo, è la perdita dei denti.

Ciò comporta un cambiamento della dieta negativo, perché per alimentarsi con una dieta ricca di frutta e verdura fresca come quella mediterranea serve una buona masticazione; inoltre, proprio i vegetali ricchi di vitamina C servono per mantenere le gengive sane e devono perciò essere un caposaldo dell’alimentazione quotidiana.

Chi ha perso dei denti invece tende a scegliere cibi più morbidi e favorire carboidrati, zuccheri raffinati e grassi con un impatto negativo sulla salute e sul portafoglio: costa di più sostituire un solo dente perso per una parodontite che curare l’intera bocca di un paziente intercettato in tempo”.


DECALOGO SALVA DENTI

1. Non fumare

2. Introdurre adeguate quantità di vitamina C attraverso una dieta ricca di frutta e verdura

3. Sottoporsi almeno 2 volte l’anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista

4. Durante la visita di controllo, chiedere di eseguire sempre il test Psr

5. Se le gengive sono un po’ infiammate, lavare i denti almeno 2 volte al giorno spazzolandoli per 4 minuti

6. Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale

7. Scegliere dentifrici delicati, appositamente studiati per denti e gengive sensibili

8. Utilizzare gli scovolini interdentali di grandezza adeguata ai propri spazi al posto del filo

9. Farsi consigliare un adeguato collutorio antiplacca, facendosi indicare dal dentista anche le modalità corrette per l’utilizzo

10. Se le gengive sanguinano, si ritraggono o sono arrossate, andare subito dal dentista per una valutazione adeguata.