Genitori nel panico, come gestire due o più bambini? La gioia per l’arrivo di un secondo figlio spesso può tramutarsi in forte tensione, insicurezza, paura, soprattutto se il primo figlio è ancora molto piccolo. Possono nascere difficoltà pratiche e psicologiche. Il genitore deve sapersi dividere, essere imparziale e fare le cose giuste per entrambi.
Nutrire, cambiare il pannolino, consolare, farli addormentare, queste sono le azioni più comuni, che con il nuovo arrivato hanno bisogno di una ristrutturazione della vita familiare e di coppia. Coppie, che in alcuni casi sono messe a dura prova.
La nascita di un figlio significa un nuovo inizio, ma allo stesso tempo implica un completo cambio strutturale dell’intero nucleo familiare. Una nuova stabilità, un riorganizzare nuovamente la propria vita quotidiana. le proprie abitudini. I genitori hanno il delicato compito di creare le basi per un rapporto solido tra fratelli: affettuoso, vivace e solidale, senza dubbio uno dei compiti più difficili, soprattutto quando entrambi i bambini sono molto piccoli e difficilmente riescono ad accettare di non essere più i “preferiti”.
Per la prima volta fratelli o sorelle, il primo incontro.
L’arrivo del fratellino non deve essere una sorpresa, ma un’attesa preparata per tempo, affinché non venga considerato un intruso. Non bisogna far vivere al primogenito, l’esperienza dell’abbandono, ecco perchè è fondamentale il ruolo del papà, un momento per trascorrere più tempo insieme per far sentire il bambino speciale. Il prendersi cura è un processo che coinvolge tutti i membri della famiglia, riconoscersi uniti senza trascurarsi è il nuovo obiettivo.
Non viziare il Primogenito.
Alcuni genitori sentono il bisogno più o meno naturale di essere protettivi nei confronti del nuovo nato e temono di trascurare il primo figlio. Un pensiero comune ed istintivo, ma è in questi casi che si può incappare nel primo vero errore grave, viziare il primogenito. Quale è il miglior modo per “corrompere” l’affetto di una persona? Soprattutto dei più piccoli? Riempirlo di attenzioni materiali, concedergli ogni privilegio ed accontentarlo sempre e comunque.
Ecco, questo è un errore piuttosto grave, oltre che comune, che probabilmente condizionerà il piccolo anche in età adulta. Bisogna invece creare interazione, rendere partecipe il primogenito della vita del fratellino o della sorellina, il mondo affettivo cambia velocemente, è il momento di condividere le emozioni e le attenzioni verso entrambi i figli. E’ consigliabile il contatto, giochi e tutte quelle attività condivise della cura.
Contenere la gelosia tra fratelli
E’normale il risentimento verso il nuovo arrivato, rimane una delle forme istintive più comune all’essere umano e spesso animale. Il bisogno fisiologico di essere gli unici. Per tali ragioni è importante dedicare del tempo specifico ad entrambi i figli singolarmente, coltivare e accrescere con entrambi le loro nascenti passioni. In questa fase è importante l’interazione e dunque la collaborazione di nonni, zii e amici. Il primogenito ha bisogno di rassicurazione e tranquillità, ecco perchè è consigliabile mantenere le sue abitudini. Non date troppo importanza ai capricci è auspicabile coinvolgerlo e incoraggiarlo nel suo ruolo protettivo di fratellino maggiore.
Ecco una lista di 10 consigli utili per organizzarsi quando si hanno due figli piccoli:
- Programmare la giornata;
- Dare importanza alle priorità;
- Collaborazione del Marito;
- Collaborazione dei Nonni/Zii;
- Ogni figlio ha le sue esigenze;
- Trascorri del tempo con altre mamme;
- Programmare la giornata dei bimbi;
- Non diventare timorosa, lo trasmetti ai bambini;
- Non è necessaria la perfezione;
- Alterna con il tuo compagno pause di alcuni minuti per ricaricare le pile;
- Fare la mamma deve essere un piacere non uno stress.
Insomma, nessuno nasce genitore, soprattutto per nessuno è facile gestire due o più bambini piccoli. E’ una continua lotta giornaliera, una sfida che però deve diventare piacevole, e quando sentite di non farcela, non dovete mollare, sono i momenti negativi che devono rendervi orgogliosi di aver donato la vita ai vostri figli.