Ormai è cosa nota, tra 20 giorni, ovvero domenica 4 marzo, tutti i cittadini italiani con diritto di voto saranno chiamati ad esprimere i propri rappresentanti per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica. Più precisamente, potranno votare per la Camera tutti i maggiorenni, mentre per il Senato soltanto coloro che hanno un’età uguale o superiore ai 25 anni.
Sarà possibile esprimere la propria preferenza nel seggio elettorale indicato sulla tessera elettorale dalle ore alle 7 alle ore 23; subito dopo si svolgeranno le operazioni di scrutinio.
Come rendere valido il proprio voto
Si può votare tracciando un segno soltanto sulla lista prescelta, o sul nominativo del candidato alla quota maggioritaria oppure su entrambi gli spazi menzionati.
Come il voto può diventare nullo per il nuovo formato della scheda
Generalmente, Il voto viene dichiarato nullo se la crocetta o un altro tipo di segno viene tracciato su parti della scheda diverse da quelle citate.
Alle classiche possibilità di voto nullo, se ne aggiungono altre, dovute alla nuova legge elettorale. Infatti in quest’occasione verranno menzionati i nominativi dei candidati alla quota proporzionale, posti di fianco ai simboli delle liste. Su questi nomi, poi, non bisogna tracciare alcun segno, pena l’annullamento del voto. La stessa decisione è prevista nel caso in cui venga tracciato un segno sull’intera area contenente il candidato all’uninominale insieme alle liste a suo sostegno. Ultimo possibile caso di scheda nulla riguarda il cosiddetto voto disgiunto. In pratica, il 4 marzo non sarà possibile votare per un candidato all’uninominale e una lista non schierata a suo supporto o viceversa.