“Quando aumenta il numero delle persone dentro il carcere, più di 1524 detenuti, il carcere peggiora sotto ogni punto di vista” ha dichiarato il Garante dei detenuti Campano Samuele Ciambriello.
Sono stati presentati questa mattina all’interno dell’ex carcere minorile Filangieri, oggi Scugnizzo Liberato, i dati raccolti in un dossier dall’associazione Antigone sulla condizione dei detenuti campani.
Alla presentazione del tredicesimo rapporto di Antigonre, erano presenti diverse associazioni penitenziarie, il cappellano del carcere di Poggioreale e il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello.
Il presidente di Antigone precisa: “ In Campania ci troviamo di fronte a un aumento di 1.524 detenuti nell’arco di sei mesi, una media del 34,6% di detenuti in custodia cautelare, 68,45% i recidivi tra coloro che scontano una pena in carcere. Accanto a questo dato enorme, si è registrato un aumento esponenziale di misure cautelari in carcere, il ricorso alla misura cautelare è un indice importante che supera i definiti”
Don Franco: “ Sulla questione penitenziaria quello che può cambiare è la sensibilità dell’’opinione pubblica del non carcere”.
Il Garante dei detenuti Samuele Ciambriello: “Quando aumenta il numero delle persone dentro il carcere, “il carcere” peggiora sotto ogni punto di vista. A mio avviso, un dato allarmante è quello dei detenuti che escono dal carcere, più di 7000 detenuti sono seguite dagli uffici Uepe, cosa si può fare per loro? Purtroppo si fa poco, perché l’ 80% rientra in carcere e vive una recidiva. Il carcere non è una scelta immorale, alla persona che sbaglia va tolto il diritto alla libertà, ma, non alla dignità” conclude Ciambriello.