La dieta mediterranea funziona meglio se sei ricco ed istruito: ecco il perchè

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La dieta mediterranea è una delle alimentazioni più efficaci per raggiungere un peso equilibrato, migliorare il benessere dell’organismo e capace inoltre, di ridurre notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia non sarebbe così per tutti! Secondo una ricerca italiana, solo chi ha maggiori possibilità economiche può riuscire a seguire la dieta con estrema cura ed efficacia.

La ricerca è stata condotta dall’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico IRCCS Neuromed, ed ha preso in esame circa 18mila persone adulte facenti parte dello studio Moli-sani, un progetto che ha coinvolto circa 25mila cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori.

Il paradosso che accarezza l’assurdità della vita stessa anche quando si tratta di salute! Sei ricco? Hai più possibilità di vivere più in salute, sei povero? Bhe, spera di essere fortunato. Tendenzialmente il concetto dell’essere ricco ed avere maggiori possibilità di cure può anche starci, un ricco potrà sempre pagarsi le cure migliori, l’anomalia sorge quando si tratta di argomentazioni “frivole” come può essere la differenza sociale nell’affrontare la dieta mediterranea, eppure, anche in questo caso il ricco vince sempre!

DIETA MEDITERRANEA BENEFICI, MA NON PER TUTTI.
Ad un primo impatto i risultati della ricerca potrebbero apparire discriminanti, come può essere possibile che i ricchi siano favoriti anche nel seguire una dieta come quella mediterranea? In realtà la risposta è piuttosto semplice, una maggiore disponibilità economica consente l’acquisto di prodotti di qualità superiore, non da meno, chi ha un tenore di vita agiato riesce ad organizzarsi meglio e con più accuratezza una dieta (in questo caso mediterranea), rispetto a chi, magari, deve organizzarsi la giornata in maniera frettolosa (lavoro, ufficio, traffico).

La dieta mediterranea offre i maggiori benefici solo quando viene seguita con dovuta disciplina e per tali ragioni è fortemente condizionata dalla posizione socioeconomica di chi la segue. Come potrebbe una persona che, deve preparare i figli per la scuola, lavorare in ufficio 8 ore, riuscire anche a seguire una dieta in maniera minuziosa? Per quanto possa esserci la buona volontà, diventa praticamente impossibile.

Diverso il discorso per una persona economicamente benestante, che può gestire la propria vita con la massima comodità. In pratica, a parità di adesione alla Dieta mediterranea, la ricerca, pubblicata sulla rivista International Journal of Epidemiology, ha evidenziato una riduzione del rischio di patologie cardiovascolari solo nelle persone che hanno un livello di istruzione elevato e in chi ha un reddito familiare più consistente. Le classi sociali deboli non hanno invece riscontrato nessun beneficio significativo.

Maggiore disponibilità economica, prodotti migliori.

Licia Iacoviello, capo del Laboratorio di Epidemiologia molecolare e nutrizionale, spiega: « a parità di consumo dei prodotti tipici della Dieta mediterranea, l’alimentazione delle persone con alto reddito e un livello di istruzione maggiore, risultava più ricca di antiossidanti e polifenoli, oltre a presentare una maggiore diversità in termini di frutta e verdura consumate. Non solo. Abbiamo riscontrato differenze socioeconomiche anche per quanto riguarda il consumo di prodotti integrali e i metodi di cottura degli alimenti. Sempre a parità di punteggio di adesione alla Dieta mediterranea, le persone con una migliore posizione sociale tendevano a consumare relativamente più pesce e frutta secca a guscio e meno carne e derivati. Tutto questo ci spinge a credere che sia la diversa qualità dei prodotti della Dieta mediterranea consumati a fare la differenza e non solo la loro quantità o frequenza di consumo».

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