Deriva giustizialista o deriva populista: i rischi incombenti su Avellino

All’indomani dell’arresto e dell’avvenuta scarcerazione dei due funzionari comunali, l’uno mentre era in visita all’Expo di Milano e l’altro presso la sua abitazione di Cervinara, i legali si sono risentiti pubblicamente parlando di deriva giustizialista da parte della Procura della Repubblica di Avellino.
Sui due funzionari del Comune pende la grave accusa di aver imposto tangenti a possibili assegnatari di case popolari nella misura di €.2.700 ciascuno.
Le indagini proseguiranno e tutto sara’ chiarito dall’istruttoria che va prendendo forma. Nella conferenza stampa sia il Procuratore Cantelmo che il questore Ficarra hanno giustificato il fermo con il pericolo di fuga degli indagati o di inquinamento delle prove. Il dott.Cantelmo ha aggiunto che “quest’episodio che fa leva sul bisogno degli indigenti per speculazione personale e’ l’ennesima dimostrazione che la citta’ di Avellino non e’ piu’ l’isola felice di un tempo” e che certe pratiche vanno sorvegliate e seguite alacremente per non correre il rischio del dilagare del fenomeno corruttivo. Il Comandante dei Vigili Urbani Michele Arvonio ha intanto ricevuto pesanti accuse di aver pressato in particolare un abusivo, il 34enne Sebastiano Teresi, a denunciare i funzionari che gli avrebbero estorto denaro in cambio di facilitazione nell’assegnazione dell’alloggio.

Tribunale di Avellino

Arvonio ha dichiarato di “essere tranquillo e sereno e che le accuse dell’occupante Teresi sono prive di fondamento”. Aggiungeva inoltre che gli sgomberi facevano parte di un crono programma stabilito nel mese di settembre. Anche in questo caso l’Autorita’ Giudiziaria fara’ giusta luce.I due episodi che hanno messo in subbuglio la tranquillita’di due enti vitali della citta’, Comune e Polizia Municipale, ci suggeriscono alcune riflessioni.Vero e’ che, quando non e’ strettamente necessario, vanno evitate azioni clamorose come la cattura fuori sede del funzionario in gita all’Expo’con dispiegamento di forze dell’Ordine e con possibili ripercussioni psicologiche sull’individuo che si va ad arrestare a fronte di un’urgenza dubbia e per una pericolosita’che non si giustifica;
e’ vero anche che un funzionario della pubblica sicurezza non debba mai farsi prendere la mano ed abusare della sua funzione (vigilanza) e della sua posizione dominante di tutore dell’ordine.Tali supposti atteggiamenti fanno gridare allo scandalo e hanno provocato la dura reazione, nel caso dei legali dei due funzionari inquisiti che hanno lanciato accuse di “deriva giustizialista”.Ma stiamo in guardia ancor di piu’ dalla deriva populista che possono provocare tali reazioni.Il procuratore Cantelmo nell’esercizio delle sue funzioni ha rivoluzionato non poco il lavoro della Procura sollecitando indagini in vari settori e non risparmiandosi sia nell’impegno che nel coraggio delle sue azioni. Il Questore Ficarra da due anni nella nostra provincia si e’ distinto per fattivita’e per aver tenuto sotto controllo l’ordine pubblico. L’attuale Comandante della Polizia municipale Michele Arvonio in poco piu’ di un semestre di servizio ad Avellino si e’fatto apprezzare per aver riorganizzato il servizio di vigilanza, mandando tutti gli agenti alla viabilita’a rotazione. Non limitandosi al settore della circolazione, ha preso parte attiva nel piano di sgombero degli occupanti abusivi dagli alloggi popolari e proprio di recente ha organizzato un progetto di lavoro di sicurezza pubblica approvato dalla Giunta comunale che coinvolge anche la cittadinanza.La citta’di Avellino ha ricevuto una scossa benefica dall’attivismo delle personalita’su citate, non vorremmo che certe accuse di “deriva giustizialista” andassero a demotivare le azioni degli stessi con il risultato di riportare tutto alla calma piatta, complice di chi predilige agire nel sottobosco magari a favore di una ristretta cerchia lobbistica.Avellino non soffre di grossi problemi di ordine pubblico, furti, rapine e scippi non sono frequenti, ma non puo’ definirsi una citta’ tranquilla, ma piuttosto silente e in quanto tale pericolosa perche’ come insegna il vecchio adagio”le acque chete rompono i ponti”…
Partiamo da alcune riflessioni di carattere generale. Negli enti locali, e cio’ vale per tutta l’italica nazione, si cela un circolo vizioso di incarichi ed appalti che e’ poco trasparente. Che siano burocrati o tecnici tali loschi individui, forti del potere di mandare avanti le pratiche oppure tenerle a dormire ne cassetti, o negli archivi dei computer cambia poco, si arrogano il potere di gestire e di indirizzare le pratiche stesse a professionisti o studi esterni da cui vengono poi retrocesse cospicue mazzette. Oltre che costituire abuso d’ufficio questa e’ una pratica odiosa che puo’ essere definita senza dubbio camorrista. E l’aggravante e’ costituita dal fatto che

provenga da impiegati dello Stato che non hanno problemi di natura retributiva o precarieta’ del reddito. In altre parole non trattasi del disoccupato che cerca di arrangiarsi per sbarcare il lunario. Non che tutti siano di siffatta specie, anzi siamo convinti che la maggioranza dei dipendenti sia onesta e scevra dall’adottare certe procedure. La mazzette e’ un di piu’che il dipendente infedele va a togliere alla miriade dei tanti operatori autonomi che hanno la “colpa di non far parte del giro”. Con tale meccanismo chi e’estraneo al giro non vedra’ mai lo straccio di un incarico e sara’ solo sommerso dalle procedure burocratiche e soffocato dalle imposte.Riteniamo che quando il Procuratore Cantelmo parla di Avellino come citta’ dalle mille insidie ed irregolarita’ alluda proprio al rischio che queste pessime abitudini possano divenire ruotinarie.

Dario Alvino

Rome
nubi sparse
26.6 ° C
27.6 °
25.7 °
79 %
1.5kmh
75 %
Gio
28 °
Ven
33 °
Sab
34 °
Dom
35 °
Lun
30 °

Ultimi articoli

ad

Related articles