Continuiamo nei nostri incontri con i medici e il personale sanitario degli ospedali della Campania. Siamo stati in visita all’ospedale Da Procida di Salerno, che era già stato “condannato a morte”. Siamo riusciti a salvare questo ospedale, nell’ambito del nuovo Piano Ospedaliero Regionale, destinandogli 110 posti letto. Riusciremo ora a realizzare con la collaborazione di tutti una struttura di assoluta eccellenza per quanto riguarda la Riabilitazione. E’ uno di quei tasselli che progressivamente ci porteranno a raggiungere i nostri due obiettivi principali: garantire una sanità di livello per tutti i campani e soprattutto per la povera gente, e valorizzare le grandi professionalità della sanità campana, a cominciare da Napoli, che ci aiuteranno grazie anche agli investimenti programmati, di diventare la prima regione per livelli di assistenza.
Sul piano nazionale la Campania è fortemente penalizzata nel riparto del Fondo Nazionale per cui dovremo fare una battaglia con grande determinazione sulla base di una linea rigorosa. Non chiederò per i cittadini campani un euro in più rispetto a quello che hanno i cittadini del Piemonte o della Lombardia ad esempio, ma non vogliamo la solidarietà. E’ inaccettabile sottrarre alla Campania centinaia di milioni di euro per poi concederci una mancia in termini di solidarietà. Niente solidarietà, ma semplicemente lo stesso criterio di riparto per tutti i cittadini italiani. Faremo una bella battaglia. Nel 2009 siamo stati commissariati perché la Campania aveva miliardi di debiti, aveva bilanci in deficit. Siamo stati costretti ad aumentare le tasse con addizionali Irpef e Irap che ancora stiamo pagando per pagare i debiti accumulati nell’arco di decenni. Il mio obiettivo è di concludere il commissariamento entro il 2017, è un obiettivo al limite della follia perché dobbiamo – in tanti campi – partire da sotto zero. Ma per la svolta dobbiamo puntare in alto puntare in alto, esistono le condizioni per una vera rivoluzione nella sanità.