Concorso Regione Campania, forse, finalmente si parte con qualcosa di concreto, il lavoro! Dal mese di luglio infatti, dovrebbero iniziare i primi tirocini per il “lungo e travagliato” concorsone voluto da dal Presidente di regione Vincenzo De Luca per la collocazione a tempo indeterminato di 2.175 nuove figure professionali all’interno degli enti comunali dell’intera regione. Iniziato la scorsa estate, il concorso Regione Campania non ha avuto vita facile. Decine di migliaia tra giovani, meno giovani, ma anche donne e uomini oltre la sessantina, hanno tentato la scalata al posto fisso. Una scalata piuttosto impervia a dire il vero.
Tra organizzazione non sempre puntuale (almeno nelle prime date), mezzi di trasporto carenti, comunicazione non sempre all’altezza, le pagine social dedicate al concorsone sono state un fiume continuo di amarezza, delusione e rassegnazione. Ma ciò che più ha fatto arrabbiare molti partecipanti, tanto da renderne possibile il ricorso al Tar per una decina di non ammessi, sono stati i tempi estremamente lunghi per la correzione dei test e soprattutto la modalità di distribuzione e raccolta degli stessi, ritenuta inappropriata dai ricorsisti. Per un soffio inoltre il concorsone campano non ha subito uno slittamento dal sapore di annullamento. Gli ultimi test infatti, sono stati effettuati pochi giorni prima che si diffondesse l’emergenza coronavirus ed il successivo lockdown.
Ma alla fine la notizia tanto attesa dagli idonei ammessi ai tirocini è arrivata questa sera. Anche se in realtà, già da qualche giorno erano trapelate significative novità in merito. Infatti, Formez (ente incaricato dalla Regione per lo svolgimento della procedura concorsuale) aveva pubblicato le date suppletive per le prove scritte, che si svolgeranno a Napoli presso Palazzo Armieri dall’8 al 12 giugno. Tale sessione è riservata ai “riammessi” dopo che il TAR della Campania ha accolto il loro ricorso, intentato per la violazione dell’anonimato in sede di prova preselettiva.
Concorso Regione Campania: i passi successivi.
Dopo l’effettuazione di questi test, la successiva data chiave è il 15 giugno, quando sarà pubblicato l’elenco delle sedi tra cui i candidati dovranno scegliere per lo svolgimento della fase di formazione e rafforzamento delle loro competenze. Da questa data fino al 22 giugno gli idonei dovranno esprimere la propria preferenza per la sede del tirocinio, in base all’ordine in graduatoria. Superato questo passaggio, lunedì 29 giugno sarà comunicato l’elenco definitivo di candidati con l’indicazione della sede opzionata.
Una volta ufficializzata la sede del tirocinio, i primi di luglio partiranno i percorsi formativi, dalla durata di 10 mesi e con la corresponsione di una borsa dal valore di 1.000 euro mensili lordi ad ogni partecipante. Questo periodo prevede 300 ore di formazione di apprendimento puro e 900 ore di lavoro vero e proprio presso la pubblica amministrazione selezionata. Nel comunicato, il Formez esplicita che entro la settimana entrante pubblicherà il regolamento relativo a questa fase, tesa alla realizzazione di un project work. Al momento, già è noto da bando che per ritenere valido questo periodo occorre effettuare almeno l’80% del monte ore previsto.
Trascorsi i dieci mesi, i concorsisti dovranno sottoporsi a un’ulteriore prova scritta, a cui seguirà il colloquio orale solo per chi avrà conseguito un punteggio minimo di 21/30 al test. Chi otterrà poi il medesimo punteggio minimo al colloquio entrerà nella graduatoria finale, quando verranno valutati anche i titoli dichiarati al momento dell’iscrizione al concorso.