Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tubinga in Germania, avrebbe individuato una molecola presente all’interno del nostro naso, capace di agire contro alcuni dei batteri più pericolosi. Il potente antibiotico si chiama Staphylococcus lugdunensis, e vive all’interno della mucosa nasale del 9% delle persone.
Erano gli anni 20 quando nascevano i primi batteri resistenti alla “medicina”, dove morire a causa di patologie oggi inoffensive era all’ordine del giorno. Da allora l’evoluzione medica è riuscita ad ingabbiare tutte le forme virali più pericolose, o quantomeno grazie alla vaccinazione a limitarne il fenomeno. Oggi in meno di due anni ci troviamo a combattere con Ebola, virus Zika, e batteri killer, insomma sembra essere tornati indietro nel tempo. Cosa è successo? Gli esperti sono sicuri, i nuovi batteri killer, resistenti agli antibiotici si sono evoluti, sono riusciti ad adattarsi all’organismo umano e si sono fatti forza grazie ai milioni di agenti inquinanti presenti nell’ambiente.
Gli antibiotici sono sempre meno efficaci, l’organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva lanciato l’allarme, rischiamo di entrare in una fase molto problematica. I batteri stanno mutando, riescono ad adattarsi all’organismo dell’uomo, e gli antibiotici hanno perso la loro resistenza. Entro il 2050 secondo recenti studi, si prevedono oltre 10 milioni di morti all’anno causate proprio da batteri.Tra il 1983 e il 1987 i nuovi farmaci sono stati 16, negli Anni 90 solo 10 mentre tra il 2003 e il 2007 quelli presentati sono scesi a 5.
La scoperte: antibiotico prodotto nel naso.
Nell’analizzare tamponi nasali di 200 pazienti, i ricercatori hanno individuato la presenza di un “batterio buono”, chiamato Staphylococcus lugdunensis. Presente all’interno delle narici del 9% dei campioni analizzati, sarebbe in grado di produrre dei potenti antibiotici naturali che vanno ad uccidere il più famoso e pericoloso batterio Staphylococcus aureus, senza che lo stesso sviluppi resistenza.