Il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino la scorsa settimana ha sorpresa le dimissioni alla guida della Conferenza delle Regioni, ufficialmente a causa della difficilissima situazione del bilancio del Piemonte m che ha un disavanzo di 5,8 miliardi di euro, ma in realtà il malessere del governatore ha una origine diverse, legata ai rapporti sempre piu’ distaccati con il Governo centrale, e soprattutto con il Premier Matteo Renzi. Chiamparino da tempo ha chiesto al Governo un maggior dialogo non ricevendo nessuna risposta, e di fronte alla riduzione del fondo sanitario nazionale è stato costretto a gettare la spugna, incassando l’appoggio di tutti i governatori, che gli hanno chiesto di congelare le dimissioni fino a quando non sarà concluso l’esame della legge di stabilità. La situazione in molte Regioni e per la precisione in otto Regioni non è della piu’ rosea, i conti di queste Regioni (Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Sicilia,Calabria, Piemonte,Puglia)sono da “profondo” rosso nonostante le stesse sono da anni sottoposte a un piano di rientro dal disavanzo della spesa sanitaria, piano di rientro che consiste in un programma di ristrutturazione industriale che incide sui fattori di spesa sfuggiti negli anni al controllo delle varie Regioni. In queste Regioni sono in deficit ben 31 aziende sanitarie con bilancio in rosso, e ben 29 grandi ospedali concentrati soprattutto nel Lazio e Piemonte. Il totale nazionale del deficit di queste Regioni ammonta a 915 milioni di buco, cifra destinata a salire secondo il parere degli esperti in materia. Con ogni probabilità queste otto Regioni saranno costrette ad aumentare il ticket sanitario e le stesse addizionali Irpef e Irap, tutto a discapito dei contribuenti già ampiamente vessati dalla imposte comunali.
A Cura di Marco Grossi