Questa sera, presso la frazione Piano, è proseguito il tour di Antonello Cerrato, candidato tra le fila di Italia Viva alle imminenti Elezioni regionali 2020 (si vota domenica 20 e lunedì 21 settembre) a sostegno del governatore uscente Vincenzo De Luca, per l’intera Irpinia, nella lotta per i quattro seggi disponibili in provincia di Avellino.
Antonello Cerrato, per lei, quanto conta il contatto con la gente?
Il contatto con la gente è tutto. È prima di tutto la mia formazione, la mia crescita professionale. Io sono un medico, quindi nasco in mezzo alla gente, nasco dalla medicina del territorio, ho fatto le guardie mediche nelle carceri, mi sono occupato di assistenza ai disabili e centri dialisi. Poi sono cresciuto, fino a diventare direttore di una struttura sanitaria, ma non ho perso le mie radici, anzi, le ho rafforzate. Anche la mia scelta politica e il mio percorso politico in questi ultimi vent’anni nascono dall’interazione con la mia gente.
A proposito di cittadini, quali progetti ha in mente, come crede possa emergere l’Irpinia e la sua gente?
Credo che il Covid-19 ci abbia insegnato un forte valore di unità, non solo tra esseri umani, ma anche e forse soprattutto con il territorio. Nella disgrazia di una Pandemia, abbiamo riscoperto il valore della famiglia, dello stare assieme. Abbiamo riscoperto il piacere di dedicare più tempo alle persone che si amano. Un valore che troppo spesso tendiamo a dimenticare per via della vita frenetica che ci siamo creati. Ecco, questo è il solo aspetto “positivo” di un virus purtroppo drammatico. Aver ritrovato un forte legame con il territorio, apprezzando i meravigliosi luoghi che circondano l’intera Irpinia. Una terra capace di offrire da decenni, centinaia di prodotti tipici assolutamente incredibili, prodotti che tuttavia vanno necessariamente valorizzati, magari creando aree di sviluppo specifiche, come quella dell’enogastronomia. Bisogna inoltre promuovere il territorio attraverso il turismo culturale e religioso, un turismo che possa essere anche occasione di sviluppo economico e sociale, creando concrete opportunità lavorative per nostri giovani.
Dott. Antonello Cerrato, in chiave politica, per lei contano più gli uomini o le bandiere politiche?
È una domanda che in realtà si risponde da sola. Le bandiere politiche hanno un valore di riconoscenza quando offrono ai cittadini contenuti importanti. Le bandiere d’altronde sono sostenute da persone, bisogna solo essere bravi a capire quanto siano onesti e capaci coloro i quali “sorreggono quelle bandiere”. Se la qualità delle persone a cui affidare le esigenze dei cittadini sono simili a quelle già viste negli ultimi anni, bhé, forse sarebbe il caso di ripartire da zero. Magari proprio puntando su quegli uomini e quelle donne di qualità che arrivano dal territorio, gli stessi che nel corso degli anni hanno avuto uno stretto (e reale) legame con i problemi della gente.
A tal proposito, lei Dott. Cerrato, si sente pronto a rappresentare Montoro in Consiglio Regionale?
Certo che sono pronto. Montoro non ha mai avuto una rappresentanza in Regione. Bisogna crederci, bisogna avere il coraggio, a testa alta, di presentare anche la nostra città, che ricordo essere il terzo comune più grande dell’Irpinia, agli altri concittadini Campani.
VIDEO | E IL COMITATO? Dietro le quinte del Comitato Elettorale di Antonello Cerrato (Italia Viva)