“Zona bianca” in regioni con meno di 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive e con classificazione di “rischio basso”. Il nuovo decreto-legge, che funge da cornice al prossimo DPCM (potenzialmente in vigore fino al 5 marzo), formula con precisione la grande novità di cui si vociferava da giorni. In tale situazione, verranno sospese tutte le misure restrittive poste in essere, con un ritorno a pieno regime per tutte le attività.
Il provvedimento inserisce anche due decisioni di grossa portata, tra queste vi è l’allungamento dell’emergenza sanitaria sino al 30 aprile prossimo. Tuttavia, la novità maggiore è l’istituzione di una piattaforma nazionale per la distribuzione e il tracciamento di tutto il materiale vaccinale, sotto la predisposizione e la gestione del “super-commissario” Domenico Arcuri.
L’atto non contiene solo volontà inedite, ma anche altre già presenti nella recente legislazione. Fino alla presunta data di scadenza del nuovo decreto presidenziale, infatti, rimarrà il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 del giorno successivo. Inoltre, continueranno a essere permessi gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Una grossa novità del testo è il divieto di spostamento tra le regioni, a prescindere dai “colori”, ma solo fino al 15 febbraio. La ragione della breve durata allo stop coinciderebbe, secondo indiscrezioni, di riavviare lo svolgimento dei concorsi nazionali, che potrebbe comportare il movimento tra territori. Tale intento è confermato proprio stamattina dalla Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, la quale ha aggiunto, tramite la pagina Facebook, che in ogni sessione potranno svolgere le prove non oltre 30 candidati.
Dato che quest’oggi scade il DPCM al momento valido, già sono in circolo numerosi dettagli sulle volontà governative. Tra le misure meno restrittive, spiccherebbero sia l’apertura, nelle zone gialle, per musei, biblioteche, complessi archeologici, archivi, durante i giorni feriali; sia l’eliminazione della zona arancione nazionale durante i fine settimana. Per le altre attività, invece, dovrebbero allungarsi le chiusure per attività sportive e di ristorazione, a cui si aggiungerebbe il divieto di asporto dopo le 18 per queste ultime.
Altro cambiamento negativo è il grado di rischio per le diverse Regioni, poiché dovrebbe divenire più semplice diventare arancio o rosso, dato l’abbassamento della soglia sull’RT per tale classificazione. Per tale ragione, le ordinanze a firma di Speranza dovrebbero portale alla seguente classificazione
- Zona rossa – Lombardia; Calabria; Sicilia
- Zona arancione – Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto.
- Zona gialla – Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta