Iraq, Is conquista Ramadi: 500 morti

Ramadi, capitale della più grande provincia dell’Iraq, è ormai caduta nelle mani dell’Isis, dopo che i jihadisti hanno occupato una delle ultime roccaforti in mano alle forze governative. Lo afferma il Washington Post citando fonti locali: Circa 500 persone, tra civili e soldati iracheni, sono state uccise negli ultimi giorni mentre la città di Ramadi cadeva nelle mani dell’Isis. Lo ha reso noto un portavoce della provincia irachena di Anbar, sottolineando che “circa 8.000 persone sono fuggite” da Ramadi. Queste, ha precisato, si aggiungono agli oltre 114mila residenti che avevano lasciato la città e i vicini villaggi nel mese di aprile, secondo quanto aveva riferito l’Onu. I dati degli sfollati si aggiungono all’enorme esodo di aprile, quando secondo l’Onu almeno 114mila iracheni avevano lasciato Ramadi e i villaggi circostanti per l’avanzata dei jihadisti. Secondo l’emittente al-Arabiya, Ramadi è caduta dopo che l’esercito di Baghdad si è ritirato dalla città. Lo stesso era successo a Mosul a giugno dello scorso anno. Il Pentagono non conferma la caduta della città, sostenendo che la situazione resta “incerta e fluida”: “Continuiamo a sorvegliare i rapporti in base ai quali sono ancora in corso intensi combattimenti e la situazione resta incerta e fluida. È Troppo presto per fare dichiarazioni definitive a proposito della situazione sul campo in questo momento”, ha affermato la portavoce della Difesa americana, Maureen Schumann.