Cina, scoperti batteri resistenti agli antibiotici, rischio per il pianeta

In cina sono stati individuati dei resistenti batteri agli antibiotici, questi batteri super sono stati trovati sia su pazienti che animali come riporta la rivista la rivista Lancet Infectious Diseases. Il grave rischio secondo gli scienziati è che questi batteri si diffondano in altre parti del mondo causando infezioni incurabili; ci accingiamo dunque alla temutissima era post antibiotici. Questi batteri hanno sviluppato una resistenza dovuta all’abuso di antibiotici negli allevamenti animali, la loro mutazione è stata denominata dagli studiosi MCR-1, che si tratterebbe di un gene che impedirebbe di eliminare i batteri mediante farmaci. I vari studi hanno dimostrato che questa forma di resistenza e’ presente nel 15 per cento dei campioni di carne cruda testati e in 16 pazienti, inoltre questa forma di resistenza si sarebbe diffusa in una vasta gamma di ceppi e specie batteriche, tra cui E. coli, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa. Vi sono prove della presenza di questi super-batteri anche nel Laos e in Malesia. In pratica, ci sarebbero tutti presupposti per trasformare il timore di un’era post-antibiotica in realtà. Questi farmaci che hanno salvato tante vite per decenni, si potrebbero rivelare inefficaci. Ricercatori cinesi hanno scoperto questi batteri comuni resistenti agli antibiotici e lanciato l’allarme che ha fatto già eco in tutto il mondo. “Sono risultati estremamente preoccupanti”, ha detto  Liu Jian Hua, professore dell’università meridionale dell’Agricoltura cinese e co-autore dello studio pubblicato su The Lancet infectious diseases. L’ OMS ha già avvertito che la resistenza anti-microbica potrebbe riportarci a “un’era pre-antibiotici”. I microbi sono stati rilevati in test di routine su maiali e polli nella Cina meridionale. Gli animali erano portatori di batteri resistenti alla colistina, un farmaco antibiotico ampiamente utilizzato nell’allevamento. Il team di ricercatori ha esaminato campioni di batteri raccolti da maiale e pollo venduto in decine di mercati di quattro province. Inoltre hanno analizzato i risultati di batteri nei campioni di animali e il 15 per cento di essi avevano il gene mcr-1. E’ stato trovato inoltre anche in 16 dei 1.322 campioni raccolti negli ospedali.  Se attualmente questa mutazione genetica appare confinata alla Cina, non è escluso che possa diffondersi a livello globale. La situazione è alquanto preoccupante visto che si tratta di batteri resistenti alla polimixine , che sono antibiotici che servono a curare gravi infezioni “Si tratta di un rapporto preoccupante, dal momento che le polimixine sono spesso antibiotici che servono a curare gravi infezioni- afferma Laura Piddock, professoressa di Microbiologia all’università di Birmingham – . Egualmente preoccupante è che questo tipo di resistenza può essere trasferita tra batteri. Altri tipi di resistenza ai farmaci come per esempio a quelli per la tuberculosi,  dimostra che questo apre probabilmente la strada a una diffusione in tutto il mondo”. Basta pensare che secondo l’Oms nel 2014 circa 480mila persone hanno contratto una forma di tubercolosi multiresistente e i morti sono stati 190mila. Secondo Timothy Welsh, professore all’università di Cardiff, che ha collaborato allo studio, gli antibiotici potrebbero presto diventare inutili. “Nel momento in cui Mrc-1 diventerà globale, ed è questione di ‘quando’ non di ‘se’, e il gene si allineerà con altri geni resistenti agli antibiotici, allora molto probabilmente vedremo l’inizio di un’era post-antibiotica – ha affermato Welsh – . A quel punto se un paziente sarà  gravemente malato, allora non ci sarà più nulla che potremo fare” . La resistenza batterica agli antibiotici è in aumento e rappresenta una delle minacce più importanti per la salute pubblica.