Buona Scuola – Studenti ammessi all’esame con sei in tutte le materie, fuori chi ha l’insufficienza in condotta. Entrerà in vigore, a partire dal 2019, la nuova riforma varata dal Consiglio dei ministri che ha approvato in via definitiva gli otto decreti attuativi della Buona scuola, riforma che adesso può dirsi conclusa, almeno dal punto di vista normativo.
Le novità sulla maturità
Agli esami di maturità si verrà ammessi con sei in tutte le materie, fatta salva la possibilità per il consiglio di classe di ammettere, con adeguata motivazione, chi ha un voto inferiore a sei in una disciplina. Chi ha l’insufficienza in condotta non verrà ammesso. I candidati dovranno affrontare due prove scritte e un colloquio orale. Lo svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro diventa requisito di ammissione, insieme allo svolgimento della prova nazionale Invalsi. Nella scuola primaria la non ammissione è prevista solo in casi eccezionali, con decisione unanime dei docenti della classe.
Come si diventa docenti
Tutti i laureati potranno partecipare ai concorsi, a patto che abbiano conseguito 24 crediti universitari. I concorsi avranno cadenza biennale, il primo sarà nel 2018. Chi lo passa entra in un percorso triennale di formazione, inserimento e tirocinio, con una retribuzione crescente che parte fin dal periodo della formazione. Alla fine del triennio, se la valutazione è positiva, vengono immessi in ruolo.
È prevista una fase transitoria durante la quale saranno esaurite innanzitutto le Graduatorie a esaurimento e quelle dell’ultimo concorso del 2016. Previste procedure concorsuali specifiche per chi sta già insegnando come supplente da tempo.
Novità sui docenti di sostegno
Viene rivista la formazione iniziale dei docenti di sostegno dell’infanzia e della primaria, attraverso l’istituzione di un Corso di specializzazione ad hoc. Specifica formazione anche per il personale Ata. Le commissioni mediche per l’accertamento della disabilità si arricchiscono di nuove professionalità. Per la prima volta i supplenti potranno avere contratti pluriennali.
Novità sui percorsi professionali
I percorsi durano 5 anni: biennio più triennio. Gli indirizzi, a partire dall’anno scolastico 2018-2019, passano da 6 a 11. Ogni scuola potrà declinare questi indirizzi in base alle peculiarità del territorio. Rafforzati i laboratori. Il sistema sarà in vigore dall’anno scolastico 2018-2019. Vengono stanziati oltre 48 milioni a regime per incrementare il personale necessario all’attuazione delle novità previste. Sarà stabilizzato lo stanziamento di 25 milioni all’anno per l’apprendistato formativo.
Sui servizi educativi per l’infanzia, quali novità?
Sarà finanziato il nuovo Sistema per i servizi educativi, viene creato un Fondo specifico (239 milioni all’anno a regime) per l’attribuzione di risorse agli Enti locali. Prevista la qualifica universitaria come titolo di accesso per il personale, anche per i servizi da 0 a 3 anni, e per la prima volta sarà istituita una soglia massima per la contribuzione da parte delle famiglie.