Questa mattina a San Pietro la santificazione di Gonxha Agnes Bojaxhiu, meglio conosciuta da tutto il mondo come Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace nel 1979, è finalmente santa.
Piazza San Pietro era gremita di fedeli, che arrivano da ogni parte della Terra, dalle suore in sari bianco e azzurro delle Missionarie della carità, l’Ordine da lei fondato in India. Papa Francesco ha recitato così la formula di rito: “ Ad onore della Santissima Trinità, per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana, con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l’aiuto divino e ascoltato il parere di molti nostri fratelli nell’Episcopato, dichiariamo e definiamo Santa la Beata Teresa di Calcutta e la iscriviamo nell’albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essa sia devotamente onorata tra i santi. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Dopo la celebrazione il Papa invita 1500 poveri a pranzo con pizza. In una nota l’elemosiniere di papa Bergoglio, mons. Konrad Krajewski, spiega gli invitati sono poveri e bisognosi, soprattutto delle case (dormitori) delle Suore di Madre Teresa e provengono da tutta Italia: da Milano, Bologna, Firenze, Napoli e da tutte le case di Roma. Hanno viaggiato durante la notte con diversi pullman per partecipare prima alla Canonizzazione e poi al pranzo. Il pranzo sarà servito da circa 250 suore di Madre Teresa, 50 fratelli della Congregazione maschile e da altri volontari. La pizza viene preparata da una pizzeria napoletana con il proprio staff di quasi 20 persone e con la propria attrezzatura mobile (3 forni). Questi 1500 poveri partecipano alla messa di canonizzazione occupando i posti nel Reparto San Pietro.
Madre Teresa una vita dedicata al prossimo: “Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà”.