L’ultimo trimestre del’anno sara’ cruciale e decisivo per i riassetto dei rifiuti, in ossequio alla recente Legge Regionale. Vi sono due scenari possibili: mettere a bando di gara i servizi secondo le direttive europee, o confermare la societa’ provinciale a interesse pubblico (Irpiniambiente) per la gestione degli impianti di compostaggio, come lo Stir di Pianodardine; oppure collocare sul mercato la societa’ con ingresso di soci privati, attraverso bandi pubblici. Alla guida di Irpiniambiente sono intanto stati prorogati i poteri al Generale Francesco Russo. Si e’ preso tempo, ma la partita e’ aperta ed il risultato sull’affidamento della gestione futura resta incerto. Il funzionamento di Irpiniambiente e’ finora risultato oneroso e di scarso impatto, riguardo al servizio. Il Presidente della Provincia Gambacorta ha fatto intendere che saranno consultate tutte le parti sociali, non ultimi i sindacati, ma i sindaci saranno determinanti nella conferenza che dovra’ tenersi.
La societa’ provinciale a carattere pubblico fu fortemente sostenuta dall’allora presidente Sibilia. Questi riteneva che quello dei rifiuti e’ un terreno insidioso, in quanto non sempre l’interesse privato e’ compatibile con il libero mercato, la tutela dei livelli occupazionali e la capacita’ di trasferire competenze ai Comuni. Sulla stessa falsariga ha operato Gambacorta che ha riconosciuto fiducia al generale Russo per la direzione e al dr. Felicio De Luca per la gestione: egli ha ritenuto che gli stessi abbiano costituito un punto di riferimento per gli amministratori e abbiano trasferito competenze alla societa’. Al piu’ presto dovra’ essere completato l’insediamento dell’Ato Rifiuti e la definizione degli STO, i Sistemi Territoriali Operativi. Poi si passera’a decidere sulla gestione. A questo punto i Sindaci avranno un importante voce in capitolo.
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