Psicologia, Bizze e capricci dei bambini. Cosa Fare?

Psicologia – E’ proprio vero che la collera è la forza dei deboli, come dice un proverbio basta guardare un bambino di due tre anni mentre fa le bizze. Infondo non c’è nessuno al mondo più debole di lui. Metodi questi per attrarre l’attenzione per far pesare un tacito risentimento.

Con i primi No, sorgono i dilemmi educativi di tutti i genitori, come reagire di fronte ai capricci?

Si tratta di stabilire le prime regole di divieti e disciplina infantile, stabilendo limiti precisi a ogni desiderio e impulso del bambino, senza però soffocare l’immagine che si è fatto di se. Questa fase così delicata è l’inizio di un cambiamento del bambino che si riconosce e inizia a sentirsi persona: una vera energia che dilaga dentro di sè.

Perchè i bambini fanno i capricci?

Spesso le bizze più incontrollabili scoppiano quando si vuol togliere al bambino qualcosa che a torto o ragione considera una sua proprietà acquisita, e quindi intoccabile.

L’idea del possesso e del senso di giustizia sono a senso unico, riguardano se stesso e basta. Gli altri non contano. Fin dai primi anni il suo modo di pensare è egocentrico, tutto il mondo gira intorno al suo piccolo io. Gli è impossibile mettersi nei panni degli altri tener conto dei loro desideri e dei loro diritti.

Il Capriccio è un modo sbagliato per esprimere le proprie ragioni, in ogni caso cercarle ci capirle e comprenderle aiuta molto il bambino.

Di fronte ai capricci è consigliabile, farlo sfogare la sua rabbia e aggressività, e lasciarlo solo. Inutile mostrarsi freddi meglio voltare pagina.  E’ giusto far capire che qui capricci possono essere espressi con il dialogo e la comunicazione.

Di fronte se nessuno mette dei confini, il bambino si muove su un terreno labile, privi di punto di riferimento  e di regole, non è tutto permesso ci sono modi e modi per affrontare le richieste. Meglio confrontare il no che l’evitare!.

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