La Pillola contraccettivo contro tumore Ovarico, morti da cancro diminuite del 10% dal 2002

Meno morti per il tumore all'ovaio grazie all'uso della pillola

La ricerca ancora una volta è made in Italy, sempre più punto di riferimento nell’innovazione medica. Secondo uno dei responsabili Carlo La Vecchia, docente del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università degli Studi di Milano, assumere ad esempio un contraccettivo come la pillola, nel lungo termine aiuta a proteggere dal cancro ovarico. Non solo, ci sarebbero miglioramenti anche nella diagnosi, a quanto pare nelle terapie avrebbe un ruolo importante.

Le donne che assumono contraccettivi per vie orali come ad esempio la più classica pillola riducono il rischio di essere “attaccate”  e purtroppo morire a causa del drammatico tumore ovarico. La buona notizia è stata pubblicata sulla rivista scientifica  Annals of Oncology , e ancora una volta vede protagonista la ricerca Italiana. Ideata infatti, da un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano e dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, secondo cui la principale motivazione alla base della riduzione dei decessi per tumore dell’ovaio registrata tra il 2002 e il 2012 sarebbe da relazionare con l’assunzione di contraccettivi orali, che in pratica forniscono una protezione a lungo termine proprio contro questo tipo di cancro.

Una buona notizia dunque sul fronte tumore, sia negli Stati Uniti che in Europa dal 2002 ad oggi sono in diminuzione i decessi causati dal cancro ovarico, uno dei peggiori che possa colpire le donne. Lo studio Italiano è stato pubblicato sulla rivista Annals of Oncology, fortunatamente la mortalità legata a questa specifica patologia tumorale è destinata a diminuire anche nei prossimi anni.

Il valore aggiunto della Pillola

Hanno giocato un ruolo fondamentale nel calo della mortalità, spiegano gli autori, anche la riduzione dell’uso di terapie ormonali sostitutive in menopausa e il miglioramento delle possibilità di diagnosi precoce del tumore ovarico, che, pur avendo una bassa incidenza (circa 5000 nuovi casi l’anno in Italia), è gravato da elevata mortalità. I ricercatori hanno dunque analizzato lo stato di mortalità dal 2002 al 2012 in tutti i paesi del mondo ed è subito emerso, come ad esempio, in Europa e negli Usa la mortalità per questo cancro si fosse ridotta in media del 10%. Passando da un tasso del 5,76 su 100.000 donne nel 2002 al 6,19 nel 2012. Mentre in Usa –  la riduzione è stata addirittura del 16% (da un tasso di 5,76 per 100.000 donne nel 2002 a uno di 4,85 nel 2012), va detto che in America l’uso della pillola è molto più diffuso ed utilizzata da molti anni prima. Secondo i ricercatori la riduzione dei decessi perdurerà almeno fino al 2020, mediamente del 15% in Usa e del 10% in Europa.

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