Salvador Dalì potrebbe avere un erede, è quanto disposto dalle autorità catalane, per l’esumazione della salma che si terrà il prossimo 20 luglio.
L’apertura della tomba del maestro del surrealismo, nel Teatro-Museo a lui dedicato a Figueres, nel nord della Catalogna vicino alla frontiera con la Francia, è stata decisa da un giudice di Madrid su richiesta di una donna di 60 anni, Pilar Abel, che afferma di essere sua figlia naturale.
Secondo il quotidiano un campione di tessuti sarà prelevato sul posto da una equipe medico legale. Il Dna sarà poi confrontato con quello della presunta figlia.
Pilar Abel sostiene di essere frutto di una relazione ancillare clandestina nel 1955 a Cadaques, sulla Costa Brava, fra il pittore e la madre Antonia, allora domestica in una famiglia in vacanza nella zona. La Fondazione Gala Dali ha presentato ricorso contro la decisione di esumare la salma del maestro. Dalì era stato imbalsamato dopo la morte nel 1989.
Salvador Dalì, è stato un pittore abile, celebre per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste. Il suo peculiare tocco pittorico fu attribuito all’influenza che ebbero su di lui i maestri del Rinascimento. Realizzò La persistenza della memoria, una delle sue opere più famose, nel 1931. Il talento artistico di Dalí trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore.
Faceva risalire il suo “amore per tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per gli abiti orientali” a una auto-attribuita “discendenza araba”, sostenendo che i suoi antenati discendevano dai Mori.
Dalí, dotato di una grande immaginazione e con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti, irritò coloro che hanno amato la sua arte e infastidì i suoi detrattori, in quanto i suoi modi eccentrici hanno in alcuni casi catturato l’attenzione più delle sue opere.