Il baratto del sapere

Si chiama “Teach4Learn”, è il primo  social network nato per favorire e far veicolare sapere on-line, un sistema innovativo che permette di imparare qualunque cosa e soprattutto in maniera gratuita, in cui il baratto è un mezzo di condivisione della conoscenza e ad emissione zero rende possibile lo scambio reciproco.  Passare del tempo dedicando la propria attenzione agli altri e ottenendo in cambio informazioni, saperi che non si conoscono o che si vogliono soltanto approfondire – permetto ad altri di imparare e allo stesso tempo apprendo-. Facile no? Ma come si fa? Registrandosi alla piattaforma e comunicando le competenze che si hanno e che si vogliono trasmettere, inserendo le materie che si è in grado di insegnare e quelle che invece si vorrebbe apprendere, aggiungendo la propria posizione geografica con una mappa interattiva ,  prevedendo  anche la possibilità per gli iscritti di un incontro di persona, non necessario visto che si avrà la possibilità di accedere ad una chat o comunicare attraverso Skype, i corsi vengono pagati con  TeachCoin, una moneta virtuale. La trasparenza delle informazioni viene protetta dal sistema dei feedback , che difendono anche la meritocrazia e la sicurezza del sistema.  L’idea nasce dalla volontà di Paolo che durante gli studi universitari ha barattato le sue conoscenze con quelle di una studentessa, a lui servivano informazioni e suggerimenti sul funzionamento delle amministrazioni locali, Laura invece aveva bisogno di approfondire elementi di matematica, dopo diversi anni,  quel periodo della sua vita e l’utilità hanno spinto Paolo a rendere possibile il tutto.  Dunque il baratto,  un’idea antichissima ma travolta e trasformata in chiave moderna, una rivoluzione sociale che rende fruibile il sapere, ridandogli quel valore di gratuità, dignità,  per cui tutte le conoscenze sono uguali, che si tratti di materie classiche o di materie più “popolari”, il sapere come unico elemento capace di migliorare la nostra vita ma anche il baratto come mezzo che ci rende maggiormente disposti ad interagire con gli altri, che non permettendo la circolazione di soldi, ci rende più altruisti e disponibili,   forse liberi,  se facessimo l’esperimento di uscire di casa senza nulla, senza portafoglio, senza chiavi, l’unico riferimento per orientarci nelle difficoltà saremmo noi stessi, per sopravvivere basterebbe il nostro talento, la nostra creatività, il nostro essere.

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