Febbre e influenza 2016: come curare i sintomi influenzali con la Belladonna

La febbre e l’influenza stanno caratterizzando questo inverno 2016: sono migliaia gli italiani a letto in questa fase, come ogni anno. Ciclicamente, quindi, diventa per noi importante andare a capire quali sono i rimedi migliori per curare le influenze stagionali. Oggi, però, vi proporremo qualcosa di veramente alternativo.

Mai sentito parlare della Belladonna? Ecco come usarla per la cura della febbre

Tra i rimedi naturali maggiormente raccomandati dalla tradizione popolare bisogna segnalare la Belladonna la quale fornisce diverse proprietà benefiche per la salute. In ambito erboristico, l’uso di questa pianta officinale viene suggerito per trattare diverse condizioni patologiche tra cui i comuni sintomi influenzali. Inoltre, grazie al suo potere antinfiammatorio, la Belladonna può essere assunta per placare il mal di gola, le congiuntiviti e anche casi di riniti di tipo allergico, oltre alla bronchite e alla pertosse. L’impiego della pianta viene proposto anche per trattare diversi problemi gastrointestinali (gastrite, ulcera, stitichezza, gonfiore, colite), disturbi a livello cutaneo, infiammazioni che interessano le orecchie e gli occhi.

Curare la febbre con la Belladonna: principali benefici della pianta

Le principali virtù della Belladonna sono dovute al suo effetto diretto nei confronti del sistema nervoso, la concentrazione di alcaloidi attiva questa selettiva azione nei confronti del sistema nervoso, attivando un effetto anestetico e stimolante. Nello specifico, la pianta presenta nella sua formulazione 3 tipi di alcaloidi quali: l’atropina, la iosciamina e la scopolamina. L’atropina propone un effetto anestetico sul sistema nervoso parasimpatico, la iosciamina agisce sul sistema nervoso centrale determinando un’azione  stimolante, mentre alla scopolamina si ascrive principalmente un’azione sedativa.

La Belladonna possiede altre proprietà benefiche per la salute che si esplicano attraverso la sua azione antinfiammatoria utile per il trattamento di disturbi della pelle, come acne, eczemi ed eritemi.

Grazie al suo blando effetto sedativo il rimedio naturale può essere utilizzato per conciliare il sonno in caso di insonnia. È opportuno un uso oculato attraverso un dosaggio moderato, in caso di sovradosaggio possono registrarsi degli effetti collaterali quali: perdita del controllo psicomotorio, disordini mentali, allucinazioni, tachicardia, tremore, ipertermia, secchezza della bocca, insufficienze polmonari, incoscienza.

20381 le principali piante di uso clinico in omeopatia e fitoterapia | contattolab.it

Belladonna come rimedio omeopatico

La pianta è a tutti gli effetti anche un rimedio omeopatico usato in caso di malattie esantematiche a partire dalla scarlattina. Degli effetti positivi, inoltre, vengono riscontrati nel caso di ciclo mestruale irregolare oppure doloroso.

L’uso della belladonna presenta delle controindicazioni per cui è sconsigliato ai soggetti affetti da asma bronchiale, bradicardia e glaucoma; è opportuno chiedere un preventivo consulto medico prima di intraprendere un trattamento omeopatico a base del fitoestratto in quanto potrebbero verificarsi delle interazioni farmacologiche in particolare con alcune classi di presidi medici come ad esempio gli  antidepressivi, gli antistaminici, gli anticolinergici, gli antispastici, i neurolettici e con i farmaci prescritti abitualmente per il trattamento del Parkinson.

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