Cuba e Stati Uniti storico disgelo

Dopo cinquant’anni di guerra fredda gli Stati Uniti hanno deciso di mettere fine all’embargo e di aprire nuove prospettive verso Cuba. Obama e Raul Castro i protagonisti della storica stretta di mano che a Panama City, in occasione del settimo vertice delle Americhe.

Il Presidente americano ha voluto porre fine a una diatriba iniziata con l’avvento dell’era di Castro e Che Guevara nel 1959 dichiarando nel’occasione di voler riaprire l’Ambasciata a L’Avana e cancellare definitivamente Cuba dalla “lista nera” dei Paesi filo terroristi.

Raul Castro, dal canto suo, ha apprezzato il gesto coraggioso di Obama che ha definito “uomo umile ed onesto”, che nulla ha a che vedere con i dieci precedenti presidenti a stelle e strisce. Oltre che essere soddisfatto per le nuove prospettive che di aprono in campo economico  per l’isola che pur avendo fatto progressi non ha condizioni molto floride; nei tempi correnti gli scambi commerciali e culturali con il gigante americano non possono che apportare ricchezza.

Un breve excursus storico: due anni dopo il trionfo della Rivoluzione cubana del 1959 c’e’ stato il tentativo da parte della Cia e degli esuli cubani di rovesciare Castro, fallito alla Baia dei Porci. Nel 1962 viene scoperta una postazione missilistica dell’Urss a Cuba e Kennedy dichiara il blocco totale degli scambi commerciali con l’isola; dopo un alleggerimento parziale dell’embargo negli anni 1975-80 Reagan inasprisce il blocco; nel 1992 Bush padre firma la legge “Democrazia a Cuba” con cui si vieta a societa’ americane anche se con sedi straniere di commerciare con Cuba; Bill Clinton condivide e proroga il blocco che durera’ fino ai giorni nostri.

Alla fine del 2013, in occasione dei funerali di Nelson Mandela,  Obama e Raul Castro si incontrano e suggellano l’incontro pacifista il 17 dicembre 2014 con un gesto diplomatico di alto valore (una stretta di mano) e la frase ad effetto “Todos somos americanos”.

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