Catalogna e Lombardia: quanto distano dalla Germania!

Con un breve discorso (circa quattro minuti) Re Felipe VI si e’ schierato a favore dell’unita’ nazionale, definendo irresponsabili gli atteggiamenti delle autorita’catalane che sostengono tuttora la volonta’ indipendentista della Catalogna.

Egli ha chiarito che l’azione separatista significherebbe la frattura dell’unita’ nazionale con gravi ripercussioni economiche e sociali per la nazione iberica.

Nei giorni scorsi il tentativo di far votare il referendum era stato scongiurato con azioni ferme e decise della Polizia nazionale ed anche il premier Mariano Rajoy, che fino a ieri si era mostrato attendista e moderato, ha optato per la linea dura. Intanto la fetta di popolazione catalana propensa all’indipendenza e’ scesa in strada in tutta la regione  con decine di manifestazioni di protesta contro la linea dura della polizia. E’ stata appoggiata da tutte le sigle sindacali, nella sola Barcellona si sono radunate 700mila persone e la citta’ ne e’ risultata paralizzata con traffico bloccato e chilometri di auto in fila.

Intanto la sindaca di Barcellona, Ada Colao, ha riprovato il discorso di re Felipe risultato sordo, a suo dire, ai bisogni e alle istanze di una vasta regione come la Catalogna. Certo, ora sara’ necessario, un confronto vero e una discussione seria del governo spagnolo sulla questione catalana, poiche’ il movimento ha comunque dimostrato di essere compatto e motivato. Ed i catalani, dal canto loro, dovrebbero riflettere sul passo che si apprestano a fare, costituendo un nazione propria. Cio’ costituirebbe un pericoloso precedente per il resto d’Europa.

Situazione analoga in Lombardia e Veneto, con le dovute proporzioni, ove si svolgeranno le elezioni referendarie sull’autonomia amministrativa delle due regioni; ma meno grave in quanto qui non si chiede l’indipendenza. Sono comunque  segnali pericolosi nel momento in cui la Comunita’ Europea rischia la disgregazione a seguito dei flussi migratori e delle spinte populiste; l’avanzata dell’ AFD in Germania ne e’ ulteriore testimonianza. La nazione tedesca, che detta le regole, e’ negli ultimi tempi molto criticata nel resto d’Europa, in particolare dalle nazioni che non riescono a stare al passo con le norme di bilancio, come l’Italia e la stessa Spagna. Ma la nazione tedesca, come testimoniano gli anni di storia recente, ha realizzato cose eccezionali:  il settore ovest e’ riuscito a ottenere la riunificazione con la consorella dell’est, piu’ povera, a causa della stagnazione economica derivante dall’appartenenza prolungata al blocco sovietico. Le due Germanie hanno saputo quindi fare il contrario di quello che due floride regioni, come Catalogna e Lombardia, vorrebbero realizzare.

Quindi si critichi pure la Germania per convenienza finanziaria, ma per cio’ che ha saputo costruire (unificazione est-ovest)  e per la disponibilita’ all’accoglienza riguardo ai flussi migrato, merita un plauso ed il giusto riconoscimento.

La sua condottiera Angel Merkel, giunta la quarto mandato, ha la possibilita’ di governare fino al sedicesimo anno di seguito, cosa che in Italia e’ tecnicamente ma piu’ ancora geneticamente impossibile. Di lei ricordiamo lo slancio con cui tre anni orsono, in piena bagarre, dichiaro’ la disponibilita’ della Germania ad accogliere un milione di migranti! Pertanto se solo i catalani e i lombardi prendessero coscienza di questi recenti pezzi di storia,  potrebbero meditare e riflettere prima di perseguire le loro battaglie separatiste.

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