bullismo: educare alla diversità

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

bullismo – Sempre più frequentemente la cronaca ci pone di fronte al bullismo, il dato più inquietante, amplificato dai mass media, riguarda comportamenti asociali compiuti da ragazzini dodicenni che aggrediscono coetanei per sottrarre oggetti o denaro e compiere atti persecutori. Il bullismo, un tempo prerogativa delle scuole medie superiori , si è oggi esteso anche al primo ciclo, i luoghi dove si svolgono le bravate sono di solito i dintorni della scuola e tanto meglio se i nemici appartengono ad una classe o ad un gruppo rivali.Le ricerche di Ada Fonzi in il bullismo in italia, dimostrano che sempre più numerosi insegnanti lamentano comportamenti aggressivi , prevaricazioni verbali di alunni adolescenti su altri, ingiustizie che vengono comprese e classificate sotto il nome di bullismo. I ragazzi che eseguono ricatti o rapine molto spesso sono in possesso di oggetti simili, dunque potrebbero certamente averli., ma forse è il gesto in sé, il trionfo ottenuto nel tenere in pugno quel trofeo, quella vittoria, quel passaggio da bocca a bocca , quel sentirsi più grandi, nettamente superiori , ad innescare tali azioni. Nella maggior parte de casi il bullo compie violenze fisiche: spintoni, calci, sputi, la messa al bando della vittima, spesso si prende di mira un coetaneo con disarmonie fisiche, diverso dagli altri, troppo grasso, troppo alto, miope, secchione, omosessuale. Chiedersi perché è il minimo che si possa fare. La famiglia riveste un ruolo fondamentale, certo è che laddove la differenza, la diversità generano bullismo è pur vero che la famiglia non prepara ad una società sempre più policentrica, stratificata, mutevole. E’ forse nell’educazione alla convivenza democratica, al rispetto dell’altro , che vanno ricercate delle azioni di prevenzione verso il bullismo . La capacità di vivere in maniera positiva la presenza di compagni distanti per provenienza sociale, economica, geografica è forse la sfida più grande che si chiede alla famiglia e alla scuola. Non si tratta di una mera tolleranza verso l’altro, ma di un arricchimento personale , una opportunità di crescita per tutti. Educare alla diversità, costituisce dunque , una grande opportunità di prevenzione.