Maturità ed esami, per migliorare la memoria bisogna fare sport dopo aver studiato

Siamo nel periodo di esami: la terza media, l’esame di maturità e la fine sessioni per gli esami Universitari, eventi importanti nel proprio percorso di vita. Se per gli studenti più adulti la tensione è ormai superata, per i ragazzini delle medie e i giovanotti del quinto anno la tensione è decisamente palpabile. La paura più grande è la stessa che accompagna questi eventi da più di un secolo, non riuscire ad imparare o quantomeno ricordare i concetti appena studiati, anzi, la paura che la memoria possa giocare un brutto scherzo è sempre dietro l’angolo. Si studia come non ci fosse un domani, per ore, per giorni, la sensazione e che si sappia tutto alla perfezione, ma proprio il giorno prima di presentarsi davanti alla commissione, ecco il vuoto totale, la mente si svuota, ci siamo dimenticati tutto? Probabilmente no, è solo la tensione che ci rende deboli, tuttavia secondo uno studio olandese, abbinare dello sport dopo aver studiato produce due effetti benefici sul cervello, si scarica la tensione accumulata, ma soprattutto si riesce a memorizzare molto meglio le informazioni appena studia. Scopriamo come.

Studiare può essere davvero faticoso, troppi sottovalutano lo stress fisico e mentale che accumula una persona dopo aver passato ore interminabili sui libri. Chiaramente non sarà mai come lavorare in miniera, ma la tensione e la stanchezza si sente davvero tanto, non solo, quando lo studio coincide anche con il memorizzare e rielaborare testi o nozioni scientifiche, diventa oltremodo snervante, soprattutto riuscire a ricordare tutto in vista di un esame. Tuttavia anche per questo esiste un rimedio, secondo uno studio effettuato da ricercatori Olandesi e pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology è possibile migliorare la qualità della memoria e di conseguenza di memorizzazione, eseguendo dei semplici esercizi fisici. Lo studio ha evidenziato, come praticare dello sport a fine giornata aiuterebbe di molto a memorizzare ed imprimere nella mente le nozioni acquisite durante le ore passate sui libri, in modo particolare, l’ideale sarebbe allenarsi dopo 4 ore circa dal termine dello studio.

Lo studio sulla memoria

Lo studio è stato eseguito da un team di ricercatori olandesi del Radboud University Medical Center di Nijmegen, i quali hanno sottoposto 70 persone, giovani ed in salute, ad una sessione alternata di studio ed allenamento. Ai volontari è stata concessa una sessione di studio di 40 minuti, durante la quale hanno dovuto memorizzare l’associazione di circa 90 immagini, successivamente, nella seconda parte del test hanno dovuto praticare dello sport. Sono stati creati tre gruppi di volontari, il primo ha fatto sport subito dopo aver studiato, il secondo 4 ore dopo aver chiuso i libri, mentre il terzo non ha svolto nessun esercizio fisico. L’attività fisica avuto dei ritmi piuttosto standard, 35 minuti sulla cyclette con un intensità variabile, che arrivava fino all’80% della frequenza cardiaca massima dei partecipanti, alternata ad attività aerobica moderata.

Risultati sport-memoria

I volontari, sono stati richiamati dopo due giorni dalla conclusione del test, per capire e racimolare dati utili su quanto ricordassero effettivamente. Ogni partecipante è stato interrogato e contemporaneamente monitorato attraverso una risonanza magnetica. I risultati emersi sono stati decisamente significativi: coloro i quali avevano svolto attività fisica quattro ore dopo aver studiato, ricordavano decisamente meglio le informazioni rispetto a chi aveva svolto attività fisica nell’immediato o chi non l’aveva svolta per niente. Le immagini del cervello hanno inoltre dimostrato come la risposta corretta di un individuo del gruppo dell’attività fisica dopo quattro ore, era associata a una rappresentazione molto precisa dell’ippocampo, area chiave per l’apprendimento e la memoria.

Per i ricercatori olandesi, i risultati emersi, suggeriscono in modo piuttosto evidente come conciliare un lavoro di memoria (studio,lavoro) con una buona attività fisica a distanza di ore possa migliorare di netto non solo l’apprendimento, ma anche rinvigorire il cervello stesso.