Sulla sanità il ministro Lorenzin “Ora stiamo realizzando la nuova riforma delle professioni. Il 2015 si è aperto con due buone notizie: il malato di Ebola guarito in Italia, il Fondo per i farmaci innovativi, 1 miliardo di euro per curare i malati di epatite C. Stiamo affrontando anche la riforma degli enti vigilati. Non dimentichiamo quello che e successo nel Mediterraneo- rimarca- una ecatombe, milioni di persone che si muovono disperate. Un tema legato alla sanità pubblica, basti pensare che l’anno scorso, con Mare nostrum, abbiamo visitato e vaccinato più di 100 mila persone in pochi mesi. Sforzi italiani straordinari dal punto di vista sanitario”. Tra gli obiettivi risolvere il gap che continua ad esserci tra le Regioni nel piano di rientro. Non ci possono essere 20 sanità diverse. La nostra salute non può dipendere nel luogo dove nasciamo. Il Patto della salute e la riforma degli enti vanno proprio nella direzione di porre fine a questa disparità, per rendere sostenibile il sistema sanitario nei prossimi 15 anni. Non è possibile che mezza Italia arranchi e l’altra metà sia al top. È un tema di capacità gestionale. È passata in commissione- fa sapere il ministro- ed è ora in aula la riforma sui direttori sanitari”. Investire sulle nuove politiche di programmazione sanitaria dalla ricerca alla prevenzione offrendo servizi sanitari di qualità
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