Ipsos: Italiani preoccupati per l’economia, ma speranzosi nel vaccino

Dall’ultimo sondaggio condotto dall’Ipsos in cooperazione con Ispi risulta che, con la quasi certezza di una terza ondata del virus da Covid 19, il 57% degli Italiani si dichiarano preoccupati dalle conseguenze economiche della pandemia, mentre il 43% teme di essere contagiato dal virus. Di questi vi sono punte del 51% al sud e del 48% di donne.
In particolare per l’economia i più preoccupati sono gli operatori del turismo (47%), seguiti da bar e ristorazione (43%), cultura, cinema e teatro ( (35%), commercio (32%), artigianato (20%), a maggiore distanza seguono i ttrasporti (9%), editoria e giornali (3%), parrucchieri ed estetisti (3%).

Un bagliore di speranza viene dall’annuncio dell’imminente fornitura del vaccino, con l’inizio della somministrazione in Gran Bretagna e prossimamente in Italia, anche se si affacciano le perplessità circa le controindicazioni allergiche che il prodotto può comportare.

Riguardo al contesto globale cresce l’idea di un Europa unita che in vista del varo del Recovery Fund ha dimostrato compattezza e solidarietà, specialmente verso il nostro Paese colpito duramente dalla pandemia ma ancor di più dalla precaria condizione economica.

Mentre il giudizio sulla Cina resta invariato, sugli Stati Uniti si nutre più scarsa considerazione alla luce della politica trumpiana che, oltre a non gestire efficacemente la crisi pandemica, ha contribuito alla riduzione degli scambi commerciali e all’isolamento con il resto del mondo. Il leader più apprezzato dagli Italiani è senz’altro la tedesca Merkel, che ha mostrato determinazione ed apertura mentale nel varo del Recovery Fund.

In ribasso la stima del su menzionato Donald Trump ed anche di Vladimir Putin, le cui azioni in  politica estera non sono sempre lineari e trasparenti. La Cina desta ancora preoccupazione in quanto vista come origine del virus Covid 19; così come l’Iran che ha ripreso le prove sul nucleare; la Turchia continua ad essere percepita come una minaccia in quanto, pur non avendo ottenuto il visto per entrare nell’Unione Europea, rinfocola scontri con Grecia e Francia ed agita lo spettro dei migranti da riversare nell’UE.

In definitiva la fiducia degli Italiani verso l’Unione Europea è salita dal 18 al 34% , mentre la credibilità della Cina viene ritenuta stabile dal 58% degli intervistati; gli Usa perdono credibilità (dal 48 al 39%), così come la Russia (dal 43 al 29%).

Riguardo ai leader politici il premier Giuseppe Conte, nonostante le critiche conseguenti alla seconda ondata del virus, è sempre il leader più popolare (con un valore di 59 punti); segue Roberto Speranza ministro della Salute con 37 ; Giorgia Meloni con 34,  Matteo Salvini con 31 e Zingaretti con 29.

Circa le intenzioni di voto, cala la Lega che perde un punto e si attesta al 23,5 % davanti al PD 20,75 con un + 0,6);fa un balzo in avanti anche Forza Italia con il redivivo Berlusconi che guadagna tre punti sfiorando il 9% dei consensi.

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