De Mita a Montoro : dialogo con il sindaco comunista Bianchino

Presso il municipio di Montoro alla sala convegni Pironti di Piano, si è tenuto un convegno a sostegno della Candidata montorese Maria Rosa Lepre per le prossime elezioni del 31 maggio. La Serata è stata moderata dal giornalista Sabatino del Regno, che ha presentato  gli ospiti intervenuti al dibattito politico Maurizio Patracca e il Presidente UDC Ciriaco De Mita. Presente  il Sindaco di Montoro, Mario Bianchino, insieme al consigliere di maggioranza l’avv. Raffaele Guariniello.  La sala colma di curiosi ha accolto , il Presidente  Ciriaco  De Mita, il quale ha  privilegiato Montoro tra le tappe irpine a sostegno della candidata  montorese al Consiglio Regionale, Maria Rosa Lepre  militante nel partito democristiano  da più di  40 anni.   Lepre esordisce “ la Regione Campania è cambiata,ha bisogno di nuove politiche programmatiche e maggiori attenzioni alle aree interne,  il mio contributo è quello di creare una programmazione valida per l’Irpinia.”

Maurizio Petracca candidato capolista per l’Udc al Consiglio Regionale della Campania per la circoscrizione di Avellino “ questa campagna elettorale rischia di avvalorare veleni e meschinità senza alcun programma sui contenuti.  L’UDC  ha aderito al sostegno della lista di  De Luca presidente,  perché  ne condivide principi e programmi fondamentali per l’Irpinia : la riorganizzazione dell’istituzione regionale, il trasferimento dei poteri agli enti locali, soprattutto in forma associata, la centralità del Ptr e del Ptcp, una ipotesi di soluzione per il dramma dei forestali. Siamo fiduciosi nel voto popolare.”

Una  lezione di politica, un dialogo tra democristiani e comunisti.  Il presidente Ciriaco De Mita  riserva alla curiosa e gremita sala di Montoro una  lezione di politica democristiana, in scena un dialogo con l’amico comunista Mario Bianchino, ribadendo una differenza sostanziale tra i comunisti e democratici cristiani. Apre l’intervento  “Io sono la storia della democrazia cristiana in Italia, bisogna ricostruire la comunità sul territorio, la comunità è il sentimento comune delle persone.I comunisti non devono perdere la centralità del popolo, altrimenti viene meno la democrazia rappresentativa.   L’istituto regionale non funziona è nato in funzione del potere centrale nazionale , oggi la regione va riordinata, in riferimento alla sovranità europea,siamo cittadini del mondo. Ho sempre fatto politica per un pensiero,mai per un ruolo, bisogna avere memoria, per me l’uguaglianza è sempre stato il tema centrale del mio pensiero politico, la democrazia cristiana dialoga e si confronta. In riferimento alle quote rose,il popolo non è solo degli uomini,ma degli uomini e delle donne.”

 

 


 

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