La questione migranti fra gli scandali di Roma Capitale e le recentissime dichiarazioni pronunciate ieri dal governatore della Lombardia Roberto Maroni, riporta alla ribalta la problematicità della gestione dell’accoglienza. Su Twitter il presidente della regione ha minacciato di sospendere i trasferimenti di denaro ai comuni lombardi che hanno intenzione di accogliere nuovi profughi sul territorio. Maroni ha anche annunciato di voler far fronte comune con i governatori di altre due regioni, Liguria e Veneto. E la risposta favorevole di Luca Zaia e Giovanni Toi, non si è fatta attendere. Non mancano le critiche delle associazioni sull’atteggiamento strumentale, ricordando che la regione sull’accoglienza non è competente, in quanto la gestione dei flussi dipende dal governo centrale. Per la fondazione Migrantes “la chiusura di alcune regioni del Nord all’accoglienza delle persone salvate nel Mediterraneo e approdate nei nostri porti è un segnale non solo negativo di solidarietà di alcuni governatori di una parte del nostro Paese, ma anche una negativa indicazione di credibilità dell’Italia che si appresta, nei prossimi giorni, a convincere i Paesi europei ad un piano sull’immigrazione che prevede il ricollocamento”. Secondo l’ASGI, bisogna rivedere il sistema dell’accoglienza, in merito al sistema Sprar è ancora un “castello di sabbia”, perchè i posti sono assegnati ai comuni solo su base volontaria, senza un reale coordinamento nazionale. L’associazione di giuristi propone una norma più coraggiosa. La questione resta aperta in virtù dei nuovi sbarchi, il piano emergenza ed accoglienza resta ancora attuale. Il premier Renzi invita i comuni ad accogliere, dichiara la concessione di incentivi straordinari.
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