Oms: la carne rossa non va eliminata, ma non bisogna abusarne

Carne si o carne no? a stemperare le polemiche Vytenis Andriukaitis commissario europeo alla Salute e alla Sicurezza alimentare «Non si tratta di smettere di mangiare carne». In conferenza stampa il commissario ha commentato il documento dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. affermando che la ricerca condotta dalla IARC non deve essere accolta con «isteria» ma come una nuova informazione in più, anche perché «la carne contiene componenti che sono necessarie per il nostro corpo, la ricerca fa riferimento all’abuso di tali prodotti, e di non dimenticare di mangiare frutta e verdura». Il commissario Ue ha preso come esempio la dieta mediterranea, dicendo che «include anche carne rossa», ricordando che le abitudini sane devono includere anche smettere di fumare, consumare meno zuccheri e praticare sport.


Oms: confermate nostre raccomandazioni

La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto spiegare che il rapporto Iarc «non chiede alle persone di smettere di mangiare la carne lavorata, ma indica che ridurne il consumo può diminuire il rischio di tumore del colon-retto». L’Oms spiega di avere ricevuto un gran numero di «domande, espressioni di preoccupazioni e richieste di chiarimento sul rischio di tumore legato al consumo di carni lavorate». Per questo l’agenzia ginevrina sottolinea che l’ultima revisione della Iarc «conferma le raccomandazioni del 2002 su “Dieta, nutrizione e prevenzione delle malattie croniche”, che consigliano un moderato consumo di carne conservata per ridurre il rischio di cancro». All’interno dell’Oms c’è un gruppo di esperti che valuta regolarmente i legami tra dieta e malattie. All’inizio del prossimo anno – preannuncia l’Oms – questi esperti si incontreranno per iniziare a studiare le implicazioni per la salute pubblica delle ultime ricerche sulle carni rosse e sulle carni lavorate nel contesto di una dieta equilibrata.