Ha un nome accattivante e molto in voga tra i giovani, Fico e’ in realta’ l’acronimo della Fabbrica Italiana Contadina, che e’ stata inaugurata ieri a Bologna alle presenza dei rappresentanti del Governo nazionale, il Presidente del Consiglio Gentiloni, il ministro dell’Agricoltura Martina e quello del Turismo Franceschini.
Nei giorni scorsi settecento giornalisti provenienti da tutto il mondo avevano curiosato tra i numerosi capannoni e stand di cui e’composto quell’immenso spazio (100mila metri quadrati) che mette in scena le biodiversita’ contadine. Area che comprende due ettari di campi occupati da piu’ di duecento animali e duemila piante coltivate; otto ettari di superfice coperta con quaranta fabbriche alimentari in funzione, ove si possono constatare le lavorazioni di carne, pasta, olio, formaggi; 45 punti ristoro, tra ristoranti e bar; novemila metri quadrati di mercato e botteghe dove sara’ possibile acquistare cibi; sei alule didattiche e sei “giostre” educative, ove poter apprendere i segreti del fuoco, della terra, degli animali e del mare; ultimo ma non meno importante un centro congressi (con spazi modulabili tra le cinquanta e le mille persone) ove si ripeteranno una trentina di eventi ed una cinquantina d corsi al giorno.
L’ingresso del pubblico alla struttura sara’ gratuito, mentre si paghera’ per le specialita’ culinarie e per seguire corsi e seminari. Si avra’ l’opportunita’ di girare con bici elettriche negli spazi esterni allestiti con pezzi di campagna in miniatura delle piu’ varie coltivazioni, come ulivi, canapa, tabacco, ecc, oppure per le stalle che ospitano capre, conigli, bovini, maiali, fino agli stand che espongono prodotti tipici del settore agroalimentare, salumi, formaggi che hanno fatto la fortuna nel mondo delle aziende italiane ed emiliane in particolare ed ai laboratori dei grandi marchi industriali, dal caffe’, al cioccolato fino al latte e ai latticini.
L’opera, che sara’ completata con la costruzione di un albergo, impegna un investimento di 160 milioni di euro e si avvarra’ di una cooperazione pubblico-privato. Il Comune di Bologna ha messo a disposizione la vasta area del vecchi mercato ortofrutticolo, valutata in cinquanta milioni, mentre la societa’ Prelios sgr ed il Fondo Pai hanno raccolto le risorse per l’investimento; alla gestione dell’opera ci pensera’ la Fico Eatelay World, societa’ del gruppo internazionale che fa capo ad Oscar Farinetti che portera’ avanti l’affare di concerto con la Coop Alleanza 3.0 e al sistema cooperativo emiliano. Lo stesso Farinetti si e’ mostrato entusiasta ed ottimista sull’iniziativa che punta ad attirare sei milioni di visitatori l’anno e proiettare nello stesso tempo Bologna come meta di turismo d’affari a livello mondiale.