E’ iniziato oggi il primo corso regionale campano per la formazione dei Tutori volontari per minori stranieri non accompagnati, dopo l’introduzione della nuova normativa la legge 47 del 2017, che disciplina l’istituto normativo. Una prima classe variegata di aspiranti volontari tutori, corsisti professionisti pronti a mettersi in gioco per attuare la disciplina normativa.
Il corso si pone come momento di formazione, nonché di riflessione, sul delicato tema della regolarizzazione dei minori migranti e della fondamentale importanza del ruolo del tutore nel favorire il pieno inserimento dei minori in un’ottica di legalità e cittadinanza attiva.
A introdurre la giornata formativa è stato il garante dell’infanzia dr.Cesare Romano, il quale ha ampiamente discusso sulla specificità e importanza di questo percorso formativo, che ha l’obiettivo principale della tutela del minore nei vari percorsi di riconoscimento e di accoglienza. “ un percorso questo – aggiunge il garante – che deve tener conto del sogno dei minori che arrivano sulle coste italiane affrontando travagliate disavventure”.
I moduli formativi affidati ai vari docenti professionisti tra cui la dr.ssa Carmela Grimaldi assistente sociale, verteranno sulle principali aree di intervento legate al ruolo del tutore con particolare focus sul fenomeno della migrazione dei Minori Soli e il sistema di presa in carico e accoglienza, il quadro normativo di riferimento e aspetti giuridici della tutela e del ruolo del tutore e il supporto psico-socio sanitario e le dinamiche relazionali con i minori soli.
Tale occasione risulta di fondamentale importanza in un territorio come la Campania, ove si registrano ormai da anni numerosi arrivi di giovani minori migranti, che approdano sulle nostre coste in fuga da territori che non garantiscono sicurezza e protezione.
Un percorso questo formativo oggi, attestato di un lungo lavoro a favore dei minori, portato avanti dal garante dell’infanzia in questo suo mandato.
Mandato questo che volge a termine, e che negli ultimi giorni era stato delegato alla neo garante che poi si è dimessa per motivi personali.
Sul nuovo e prossimo successore, il Garante dell’infanzia Cesare Romano attualmente in carica, ha dichiarato agli organi di stampa questa nota che ivi riportiamo integralmente
“Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno inviato numerose mail, dandomi prova della loro stima, oltre che il dispiacere e la rabbia verso un sistema che non tutela le persone di minore età. L’elezione del nuovo Garante dell’Infanzia, sulla cui vicenda preferisco non esprimermi, denota un sistema in cui, per alcuni incarichi più di altri, si preferiscono giochi di poltrone a discapito, in questo caso specifico, dei minori”. Parole dure quelle espresse in una nota l’uscente Cesare Romano, dopo le dimissioni di Anna Bifulco che avrebbe dovuto ricoprire il suo incarico come Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Campania. “Sarei stato lieto di passare il testimone a un candidato con i titoli, l’esperienza e la professionalità che tale incarico richiede – ha aggiunto Romano – , per la sua complessità e delicatezza, anche superiori ai miei. È stata selezionata una terna, senza per altro precisarne i criteri. Sono stato escluso, nonostante il mio ben rinomato curriculum e la mia quasi trentennale esperienza. Ma non è a questo che si rivolge il mio sdegno. Il mio rammarico è che i criteri adottati sono ancora una volta quelli dettati dagli accordi politici e da interferenze di istituzioni esterne che esulano da tale incarico e con le quali, purtroppo, ho avuto dei dissapori. Sempre per amore della verità”. “Ritengo di aver svolto il mio lavoro con l’unico scopo di salvaguardare l’interesse del minore – ha ribadito – , nonostante la manchevole collaborazione di coloro che in questi ultimi anni hanno puntato più ad una personalizzazione dei ruoli che non al supporto del mandato istituzionale”. Infine: “Alla prossima votazione legalità e trasparenza dovranno essere le basi su cui fondare poi la ricerca e la verifica dei requisiti dei candidati, non soltanto in base al curriculum ma anche sulla certificazione dei titoli e delle esperienze. È necessario, viste le ultime vicende, che siano resi del tutto noti, i nomi di chi stila la terna e ogni altra informazione utile, riservandomi, infine, il diritto di denunciare qualsiasi irregolarità, abuso, superficialità e incompetenza dovessero da questi emergere”.