Trapianto capelli con tecnica FUE, ecco di cosa si tratta

La tecnica FUE è una delle ultime risposte nel campo della chirurgia estetica per combattere il problema della caduta dei capelli. Chi ha dovuto vivere il trauma di affrontare la calvizie, sa bene che perdere i capelli è un’esperienza significativa, capace di segnare negativamente le proprie giornate.

Ci si guarda ogni giorno allo specchio e si ha la certezza che si sta perdendo la chioma di un tempo. Tutto ciò significa dover fare i conti con il cambiamento del proprio aspetto fisico e rassegnarsi all’idea di dover accettare la sconfitta contro il diidrotestosterone, l’ormone responsabile della caduta dei capelli. In verità si può avere una riduzione della quantità dei capelli anche per motivi ben più gravi, basti pensare a malattie o a incidenti che lasciano cicatrici così profonde da inficiare per sempre la ri/crescita di nuovi capelli.

Il risultato, anche in questi ultimi casi, purtroppo, non cambia. Si deve subire lo shock di non riconoscersi più con la solita immagine di sé e doverne accettare una totalmente nuova, purtroppo in negativo. Inevitabilmente un simile cambiamento così repentino e traumatico incide sfavorevolmente sulla fiducia in sé stessi e sulla propria sicurezza o autostima, limitando le possibilità di successo nelle relazioni interpersonali e di lavoro – un aspetto, quest’ultimo, particolarmente importante per la realizzazione personale e il raggiungimento delle proprie ambizioni.

Sul mercato sono disponibili diversi integratori o medicinali che aiutano a rinforzare i capelli, ma se fossero insufficienti si può ricorrere a delle operazioni estetiche chirurgiche, fra cui la tecnica FUE, che si è consolidata come una delle più innovative e indolori. In cosa consiste il trapianto di capelli FUE? Questo metodo fu elaborato inizialmente intorno agli anni ’80, ma è stata approfondito e ottimizzato solo di recente. Rispetto ad altre operazioni tricologiche, la tecnica FUE non lascia cicatrici evidenti, è indolore e garantisce dei risultati prossimi alla perfezione.

I passaggi dell’operazione con tecnica FUE

La buona riuscita di un trapianto di capelli FUE dipende dalla bravura dell’equipe medica (si tratta pur sempre di un’operazione chirurgica) e dal tipo di calvizie che si vuole curare. Come facilmente comprensibile, è consigliabile ricorrere alla chirurgia solo quando risultano inefficaci altre cure, come quelle a base di lozioni o di integratori che rinforzano il cuoio capelluto. Per questa ragione, un consulto con il chirurgo è essenziale per determinare se la tecnica FUE sia la scelta ottimale o meno. Se il trapianto di capelli FUE è un’opzione possibile, si devono in prima istanza fare delle analisi routinarie, fra le quali, quelle del sangue.

L’operazione, praticamente indolore perché eseguita dietro somministrazione di anestesia locale, si suddivide in due fasi: nella prima viene individuata la zona della testa cosiddetta “donatrice”, da cui verranno estratti i singoli follicoli che saranno poi, nella seconda fase, impiantati nella zona calva. In questa fase i capelli vengono inseriti seguendo l’orientamento di quelli vicini, così da creare un effetto che è il più naturale possibile. Il risultato è pressoché immediato, ma per averne uno definitivo, bisogna attendere un lasso di tempo che va dai 6 ai 12 mesi. Fortunatamente, quindi, oggi la rassegnazione non è più l’unica risposta alla calvizie, grazie al ventaglio di possibilità offerto dalle diverse strade mediche e chirurgiche in grado di poter rinfoltire i capelli e ripristinare l’aspetto di un tempo